Alitalia: Gubitosi piace al governo

MILANO FINANZA

MILANO- Automobili, telefonini, tv di Stato. Mancavano ancora gli aerei nel curriculum del 56enne Luigi Gubitosi, ormai lanciato verso la cloche dell'Alitalia. Napoletano, 56 anni, manager di lungo corso con fama di risanatore, uomo di numeri e strategie appassionato degli scacchi, Gubitosi e' diventato in pochi giorni "quello giusto" secondo gli azionisti italiani della compagnia (51%), che hanno iniziato anche a fare breccia nel muro eretto dal socio Etihad (49%) a difesa dell'attuale ad, Cramer Ball. A proiettare la candidatura di Gubitosi da semplice ipotesi a scelta d'elezione per l'ennesimo tentativo di rilanciare Alitalia, e' stato Carlo Messina, consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, che dell'ex ad di Wind ed ex direttore generale della Rai ha detto "e' il manager giusto, serve qualcuno capace di trovare una soluzione condivisa con i sindacati", e che quindi sara' un bene "se entrera' a fare parte di questa partita".

I contatti con Gubitosi, che oggi si divide tra Roma e Londra dove lavora per il fondo di private equity Advent International, scrive  Milano Finanza, sono partiti da una decina di giorni. Non sono state solamente le banche azionisti (e creditrici) di Alitalia a cercarlo: il suo nome ha iniziato a circolare ben presto anche ai piani alti del ministero dello Sviluppo e di quello dei Trasporti, che nelle ultime  settimane sono intervenuti a mo' di mediatori nelle vicende della compagnia e nel braccio di ferro con i sindacati. I contatti con Gubitosi sono avanzati perche' il tempo stringe, e l'emergenza liquidita' non consente rallentamenti se la strada scelta e' davvero quella di cambiare, per la sesta volta, il capo azienda.