Alitalia, Gubitosi possibile numero uno nel futuro della compagnia

C’è già il nome di chi potrebbe guidare Alitalia per i prossimi anni, quello di Luigi Gubitosi. L’ex manager passato dalla Fiat, da Wind e dalla Rai potrebbe presto diventare il nuovo numero uno dell’ex compagnia di bandiera. Il manager napoletano è stato richiesto dagli azionisti italiani di peso, le banche Intesa SanPaolo e Unicredit.

Intanto l’amministratore delegato Cramer Ball è impegnato in queste ore a convincere i soci della validità del piano industriale di rilancio, che passa dal drastico taglio dei costi all’aumento dei ricavi attraverso un nuovo modello di business. Ball sta mettendo mano al progetto quinquennale dopo gli incontri avuti con le banche azioniste e creditrici e con gli emiri di Etihad che hanno il 49% della compagnia. E’ da loro che ci si aspetta il via libera e un nuovo finanziamento che per i cinque anni può arrivare fino a 1,2 miliardi di euro.

I soci italiani sono per ora ancora freddi rispetto al progetto del manager e per questo chiedono ulteriori tagli: il timore è che il piano non sia solido e che le casse possano presto tornare ad essere vuote. La prossima settimana è atteso il consiglio di amministrazione che potrebbe formalizzare l’ok dei soci. Poi il progetto sarà presentato al governo, particolarmente preoccupato per la situazione dell’azienda e soprattutto per le ricadute occupazionali. Si parla di  duemila esuberi per il personale di terra e della cassa integrazione per alcuni assistenti di volo e piloti.

Il 2017 doveva essere l’anno del ritorno all’utile, ma in realtà oggi l’azienda perde quasi un milione di euro al giorno. Il piano dell’amministratore delegato Ball prevede tagli per il 2017 fino a 160 milioni, e nel giro di tre anni potrebbero anche salire oltre i 250 milioni di euro. Su questi tagli però è escluso il costo del personale, di cui si discuterà soltanto in un secondo momento con i sindacati, ma è probabile che anche in questo caso verranno chiesti ulteriori sacrifici. Per ora nell’azienda si preferisce non parlare di alleanze con altre compagnie, come la tedesca Lufthansa. E’ un tema che verrà discusso una volta ottenuto il via libera al piano e quando l’azienda tornerà a vivere una situazione meno complessa dal punto di vista finanziario.

Nell’idea di Ball, Alitalia avrà un doppio modello di business, con investimenti sulle tratte a lungo raggio e un modello ibrido sul medio e breve raggio per tentare di competere con le low cost. Un modo questo per attrarre la clientela delle compagnie a basso prezzo, potenziando i ricavi che arrivano dai servizi extra da acquistare sull’aereo o in aeroporto.