Alitalia, il cda approva il piano industriale: 2mila esuberi, stipendi piloti ridotti del 30%

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FIUMICINO – E’ stato approvato l’attesopiano di rilancio di Alitalia, che con untaglio dei costi per 1 miliardo in tre anni eun aumento dei ricavi del 30% puntaall’utile entro la fine del 2019. Tra lenovità, spiega il Corriere della Sera, iltaglio degli stipendi dei piloti del 30% eduemila esuberi, per un 70% compostoda personale di terra e negli uffici.

Manca però ancora un tassello, non secondario: il finanziamento del piano da partedegli azionisti, che è subordinato all’accordo con i sindacati.Nel frattempo si prepara un rinnovo al vertice, con l’arrivo dell’ex direttore generale dellaRai Luigi Gubitosi, che è stato cooptato in consiglio di amministrazione e che diventeràpresidente esecutivo (al posto di Luca Cordero di Montezemolo che dovrebbecomunque restare nel cda) dopo l’ok al finanziamento del piano.

L’approvazione del piano 2017-2021 è arrivata al termine di un cda fiume durato oltre seiore, che ha approfondito a fondo tutti aspetti e dettagli. “Con l’approvazione della secondafase del piano industriale possiamo accelerare il rilancio di Alitalia”, ha commentato l’amministratore delegato Cramer Ball, spiegando la necessità di “misure radicali” per“ridare un futuro alla compagnia” in una contesto in cui “l’industria del trasporto aereo è incontinua evoluzione ed è caratterizzata da una concorrenza spietata”.

Il cda ha anche cooptato Gubitosi come nuovo membro del consiglio in sostituzione di Roberto Colaninno, che ha lasciato il board a febbraio, e tutti gli azionisti hannocondiviso “unanimemente” l’intenzione di conferirgli l’incarico di presidente esecutivo unavolta approvato il finanziamento del piano stesso.

Il via libera del cda sblocca anche l’incontro tra Alitalia e il Governo, rimasto in sospesoper l’intera giornata in attesa dell’esito del board. Un incontro “dovrebbe esserci” già oggi,aveva detto mercoledì il ministro dello sviluppo, Carlo Calenda, subordinando però lariunione all’arrivo del piano.L’ufficializzazione dell’incontro è arrivata dal cda della compagnia: “Il management dellacompagnia – si legge nel comunicato – presenterà il piano giovedì al Governo”. Successivamente sarà il turno dei sindacati.

Ai quali toccherà la delicata trattativa sugliesuberi (che le indiscrezioni quantificano tra 1.600 e 2.000) e sui tagli al costo del lavoro.Ma ai sindacati è affidata una responsabilità ancora maggiore, visto che il cda ha decisoche il finanziamento del piano da parte degli azionisti è subordinato all’accordo con leorganizzazioni sul nuovo contratto e sulle misure relative al personale.Intanto, se il ministro Calenda aspetta prima di esprimere una qualche preoccupazione (“io vedo prima il piano è poi, in caso, mi preoccupo”, ha detto), i sindacati si preparanoalla trattativa. “La vertenza Alitalia è tutta da vedere, nel senso che, per il momento,abbiamo capito che stanno ridefinendo i vertici”, ha detto la leader della Cgil, SusannaCamusso, precisando che solo dopo l’approvazione del piano “dovremo valutare serisponde alle esigenze effettive di rilancio e non ad un altro piano che è puroridimensionamento”.

Intanto prosegue la polemica sulla decisione della compagnia di interrompere dal 27marzo i voli da e per Reggio Calabria, con un botta e risposta tra Alitalia e la Regione.Per difendere la decisione dell’aviolinea, l’amministratore delegato Ball ha scritto unalettera al presidente della regione Marco Oliverio in cui puntualizza che, nonostante inquesti 15 mesi ci siano stati ripetuti incontri, “purtroppo non si è registrato alcunsostanziale progresso”.

Ball, ricordando che l’aviolinea vanta nei confronti della Regione crediti per 1,8 milioniancora non pagati, ribadisce comunque la disponibilità a “valutare eventuali nuovi scenari,misure e forme di incentivazione di immediata attuazione” per ripristinare “in manierasostenibile” i voli con Reggio Calabria.Un’apertura accolta con favore da Oliverio, che, in una lettera di risposta, si augura che ladisponibilità “sia reale e possa condurre ad un rapido ripensamento di Alitalia”.  Il Governatore, tuttavia, aggiunge una frecciatina polemica, accusando Ball di “un’azione disistematica disinformazione al fine di giustificare scelte che non possono essere attribuitea responsabilità della Regione Calabria”.