Alitalia, Intesa Sanpaolo fissa i paletti per il rilancio: la permanenza di Etihad come partner industriale e l'arrivo di Gubitosi
HUFFINGTON POST
No al commissariamento, sì all'arrivo di Luigi Gubitosi e la necessità che Etihad resti della partita nel ruolo di partner industriale.
Sono questi i punti fermi che Intesa Sanpaolo, azionista di Alitalia, mette sul piatto per rilanciare il futuro della compagnia aerea. Da New York, dove si trova per una due giorni di road show, l'amministratore delegato di Ca' de Sass, Carlo Messina, si dice "favorevole" alla possibilità che Gubitosi "entri a far parte di questa partita" e sottolinea come il commissariamento vada "assolutamente evitato". Messina si è detto altrettanto convinto che Etihad debba "rimanere il partner industriale, perché le banche non possono essere il partner industriale di una compagnia aerea".
Messina ha anche spiegato il ruolo che Intesa svolge nella partita Alitalia. "La nostra presenza - ha dichiarato - può essere solo creditizia" perchè "è profondamente sbagliato un ruolo di una banca che svolga il ruolo di partner industriale di una compagnia aerea".
Alitalia, pronta la fase 2 con un nuovo vertice Alitalia si prepara ad avviare la 'fase due' con un nuovo vertice. A guidarla potrebbe essere Luigi Gubitosi, ex direttore generale della Rai, sul cui nome starebbero spingendo soprattutto le banche. Intanto l'allarme liquidità spinge a fare presto: il piano è alle battute finali, mentre proseguono gli incontri con i soci per raggiungere la necessaria condivisione. La prossima settimana sarà quella decisiva, con un cda ad inizio settimana per varare il piano che verrà poi presentato a Governo e sindacati.
Che il nome di Gubitosi sia quello su cui si sta spingendo in queste ore, soprattutto da parte dei soci bancari, lo confermano fonti finanziarie, sottolineando come il manager napoletano, sia considerato molto adatto a questo ruolo, con l'esperienza giusta e disponibile ad accettare l'incarico.
Gubitosi, classe 1961, ha un curriculum che parla da solo: è stato direttore generale della Rai dal luglio 2012 all'agosto 2015, a.d. di Wind dal 2007 all'aprile 2011 e prima ha ricoperto diversi incarichi nel Gruppo Fiat. Non è ancora chiara la casella che potrebbe andare a ricoprire. Gubitosi potrebbe diventare a.d. nel caso in cui Ball venga sostituito, ma potrebbe anche prendere il posto di Luca Cordero di Montezemolo, nel caso in cui il presidente decidesse, intenzione che starebbe manifestando da tempo, di lasciare.
Secondo indiscrezioni, Montezemolo sarebbe finora rimasto al suo posto per senso di responsabilità su richiesta di tutti i soci, ma ora con l'avvio di una nuova fase potrebbe anche decidere per un passo indietro. La situazione comunque è ancora molto in evoluzione. Con l'avvio della fase due è molto probabile che in Alitalia si proceda alla revisione della governance, aspetto su cui da tempo insistono le banche. Si potrebbe
quindi ipotizzare anche uno scenario in cui Ball resta per gestire il business e Gubitosi si occupa di gestire i delicati rapporti con banche, Governo e sindacati.
Intanto è la liquidità a preoccupare. Secondo fonti finanziarie, infatti, la liquidità sarebbe poca, sufficiente per andare avanti per 1-2 mesi al massimo. Per questo si lavora a stringere sul piano e per questo Ball sta proseguendo gli incontri con i soci. La richiesta che arriva da alcuni soci, secondo quanto si apprende, è che nel piano ci siano, oltre al taglio dei costi (su cui il piano prevede risparmi a regime fino a 250 mila euro), soprattutto delle strategie: altrimenti si rischia di ritrovarsi tra sei mesi al punto di partenza. Da qui deriverebbe la richiesta di un nuovo manager che sappia ridisegnare il business della compagnia. Il piano verrà varato la prossima settimana dal consiglio di amministrazione al momento fissato in calendario per lunedì (ma la data potrebbe cambiare). Mentre entro i primi 10 giorni di marzo è attesa la presentazione a Governo e sindacati.