Alitalia, la scelta di Gubitosi. Ecco il piano dei tagli

CORRIERE DELLA SERA

Il taglio del 30% in busta paga per tutti i piloti. Un’incidenza, facendo la taradegli anni di anzianità, di oltre 3mila euro al mese. Duemila esuberi, per un70% composto da personale di terra e negli uffici. Per ridurre di oltre un terzola spese relative al costo del lavoro, che nel 2015 hanno toccato 593 milioni dieuro. Risparmi sui tre anni — da qui a fine 2019 — per un miliardo. Oltretrecento all’anno. La gran parte relativi alla voce «costi per servizi acquistatida terzi» che ora supera i 2 miliardi su un totale di costi industriali di 3,6. Inprimis la spesa per il leasing degli aerei. Le «locazioni operative per la flotta»sono costate ad Alitalia nel 2015 circa 388 milioni, al netto dei piani diammortamento. Al netto della manutenzione dei velivoli da riportare, perquel che si può, internamente. E poi i servizi di vendita e post-vendita deibiglietti che tra provvigioni, pubblicità, servizi di prenotazione e assistenzaalla clientela hanno inciso nell’ultimo bilancio per 216 milioni.

Ecco i numeri del piano approvato al termine di consiglio di amministrazione fiume per Alitalia. Con una pausa a metà giornatae poi la ripresa alle ore 18 con i rilievi posti da Federico Ghizzoni, inrappresentanza di Unicredit, sugli oneri sociali di ristrutturazione e lapossibilità di dover aggiungere ulteriore capitale rispetto a quanto ipotizzatoinizialmente. Il piano però sarà presentato oggi al ministro dello SviluppoCarlo Calenda. La forbice dei consulenti di Roland Berger ha tentato diincidere dove si annidano gli sprechi. L’ipotesi è che si torni a fare profittiproprio alla scadenza dei tre anni: 2019. Nei prossimi due, 2017 e 2018, si dàgià per scontato che la compagnia continuerà a perdere soldi. Si tratta di farfare inversione a U ad un elefante di 12mila dipendenti. Appesantito dacontratti di fornitura negoziati in questi anni in una posizione di debolezza. Incui anche l’hedging sul carburante, la strategia di “copertura del rischio” usata da Alitalia per tutelarsi per la fluttuazione del prezzo del greggio, non èstata fatta nel miglior modo possibile visti questi due ultimi anni con ilpetrolio in picchiata. Il progetto di rilancio prevede di aumentare i ricavi del30% a 3,7 miliardi puntando su nuove rotte a lungo raggio. Ora sono poche.Incide il basso numero di velivoli che può effettuare voli intercontinentali.Solo 27.

Luigi Gubitosi è stato cooptato in Consiglio al posto di Roberto Colaninno. È solo il primo passaggio del coinvolgimento dell’ex direttore generale della Rai. Dovrebbe succedere a Luca Cordero diMontezemolo come presidente. In una veste operativa. Con le deleghefinanza, controllo e personale, che lo tramuterrebbero nel capo azienda in unrapporto in cui l’attuale amministratore delegato Cramer Ball — chemanterrebbe l’operations e il commerciale — sarebbe a suo stretto riporto.Per la carica di presidente esecutivo servono ancora due passaggi:l’assemblea dei soci con il via libera alla sua nomina e un altro consiglio diamministrazione a conferirne l’incarico.

L’operazione di salvataggio è subordinata «all’accordo con isindacati sul nuovo contratto di lavoro e sulle misure relative alpersonale». Perché Alitalia ha cassa fino ai primi di aprile. Poi rischierebbedi lasciare gli aerei a terra perché incapace di finanziare il circolante. Servonoalmeno 600 milioni. Un aumento di capitale tra equity e altri strumentipartecipativi, come la conversione di linee di credito attuali, l’attivazione dialtrettante per 180 milioni da parte di Intesa Sanpaolo e Unicredit, altri 200milioni messi da Etihad e la rinegoziazione dell’obbligazione da 300 milioniemessa da Generali.Qui si va verso un riscadenziamento e una rimodulazionedel tasso di interesse, ora al 6,5%. Ieri circolava anche l’ipotesi di un prestitoponte garantito da Cassa Depositi e Prestiti per altri 200 milioni. Il ruolo diGenerali in Alitalia è «marginale, noi abbiamo già dimostrato disponibilità»,ma «non siamo soci, nè partecipiamo al management», si è limitato a direPhilippe Donnet, amministratore delegato di Generali, parlando con lastampa dopo la comunicazione dei risultati del gruppo giovedì.