Alitalia, ok al piano: taglio dei costi per un miliardo. Gubitosi nuovo presidente

IL FATTO QUOTIDIANO

E' arrivato l’ok al piano di rilancio di Alitalia. Che così siprepara per la cosiddetta fase due. Previsto un taglio dei costiper 1 miliardo in tre anni e un aumento dei ricavi del 30%punta all’utile entro la fine del 2019, flotta di breve e medio raggioridotta di 20 aerei e nuova offerta competitiva per le rotte di medio ebreve raggio. Manca però ancora un tassello, non di secondariaimportanza: il finanziamento del piano da parte degli azionisti, che èsubordinato all’accordo con i sindacati. Che il 24 febbraio aveva datol’ok all’accordo sul contratto.

Nel cda arriva Luigi Gubitosi. Nel frattempo si prepara un rinnovo al vertice, con l’arrivo dell’exdirettore generale della Rai Luigi Gubitosi, che è stato cooptato incda e che diventerà presidente esecutivo (al posto di Luca Corderodi Montezemolo che dovrebbe comunque restare in cda) dopo l’okal finanziamento del piano. L’approvazione del piano 2017-2021 èarrivata al termine di un cda fiume durato circa sei ore e mezza,che ha approfondito a fondo tutti aspetti e dettagli. “Conl’approvazione della seconda fase del piano industriale possiamoaccelerare il rilancio di Alitalia”, ha commentato l’ad Cramer Ball,spiegando la necessità di “misure radicali” per “ridare un futuro allacompagnia” in una contesto in cui “l’industria del trasporto aereo èin continua evoluzione ed è caratterizzata da una concorrenzaspietata”. Tagli già preannunciati lo scorso dicembre.Il cda ha anche cooptato Gubitosi come nuovo membro delconsiglio in sostituzione di Roberto Colaninno, che ha lasciato ilboard a febbraio, e tutti gli azionisti hanno condiviso“unanimemente” l’intenzione di conferirgli l’incarico di presidenteesecutivo una volta approvato il finanziamento del piano stesso. Ilvia libera del cda sblocca anche l’incontro tra Alitalia e il Governo,rimasto in sospeso per l’intera giornata in attesa dell’esito delboard. Un incontro “dovrebbe esserci” già giovedì, aveva detto inmattinata il ministro dello sviluppo Carlo Calenda, subordinandoperò la riunione all’arrivo del piano. L’ufficializzazione dell’incontroè arrivata in serata dal cda della compagnia: “Il management dellacompagnia – si legge nel comunicato – presenterà il piano domani(giovedì, ndr) al Governo”.

Ora la parola passa i sindacatiSuccessivamente sarà il turno dei sindacati. Ai quali toccherà ladelicata trattativa sugli esuberi (che le indiscrezioniquantificano tra 1.600 e 2.000) e sui tagli al costo del lavoro. Ma aisindacati è affidata una responsabilità ancora maggiore, visto che ilcda ha deciso che il finanziamento del piano da parte degli azionistiè subordinato all’accordo con le organizzazioni sul nuovo contrattoe sulle misure relative al personale. Intanto, se il ministroCalenda aspetta prima di esprimere una qualche preoccupazione(“io vedo prima il piano è poi, in caso, mi preoccupo”, ha detto), isindacati si preparano alla trattativa. “La vertenza Alitalia è tutta davedere, nel senso che, per il momento, abbiamo capito che stannoridefinendo i vertici”, ha detto la leader della Cgil SusannaCamusso, precisando che solo dopo l’approvazione del piano“dovremo valutare se risponde alle esigenze effettive di rilancio enon ad un altro piano che è puro ridimensionamento”.

Quattro i pilastri su cui si fonda il piano industriale di rilancio dellacompagnia: rivisitazione del modello di business; riduzione deicosti e incremento della produttività; ottimizzazione delnetwork di collegamenti e delle partnership; nuove iniziativecommerciali attraverso soluzioni tecnologiche già disponibili.Rivisitazione del modello di businessGli aerei narrow body per i collegamenti di breve e medio raggiovoleranno di più e offriranno più posti. Verrà introdotto un nuovoservizio di acquisti a bordo insieme a tariffe più convenienti. Il tuttonell’ottica di “incrementare i ricavi e ridurre significativamentei costi”. “Nei collegamenti di breve e medio raggio (voli nazionali edeuropei) i passeggeri potranno personalizzare l’esperienza diviaggio”, spiega l’ad: “Semplificheremo le tariffe e daremo ai nostriclienti l’opportunità di acquistare servizi extra (cosiddetti ‘ancillari’),come ad esempio la scelta del posto a bordo, il trasporto delbagaglio in stiva o la priorità di imbarco”. In particolare, sui voli didurata pari o inferiore alle quattro ore, verrà introdotto il concettodel ‘buy on board’. I collegamenti di lungo raggio, effettuati conaerei wide body, continueranno invece a essere basati su un modello full-service, mantenendo comunque “grande attenzionesul fronte dei costi e dell’efficienza”. Un nuovo Boeing B777-300ERentrerà in flotta in agosto diventando, con i suoi 382 posti, la nuovaammiraglia della compagnia.Riduzione costi e incremento produttività Sono già in corso negoziazioni con numerosi fornitori per rivedere icontratti e, conseguentemente, avvicinare i costi a livelliparagonabili a quelli dei concorrenti. La rinegoziazione staavvenendo con aziende di settori chiave per la compagnia, comequelle del leasing aereo, dei sistemi di distribuzione globale deibiglietti (GDS), del catering di bordo, dei servizi di assistenza a terrae in aeroporto.Ottimizzazione network e partnershipEntro il 2018 Alitalia riequilibrerà la sua flotta di breve e medioraggio (narrow body), riducendola di 20 aerei. Crescerà al contempol’utilizzo medio della flotta, aumentandone la produttività inparticolare sulle tratte di breve e medio raggio. Alitalia prevedeinoltre di incrementare il numero dei suoi voli dall’Italia verso leAmeriche – uno dei mercati in cui la Compagnia prevede i migliorimargini di crescita – e di consolidare la propria offerta su MilanoLinate, in Sicilia e in Sardegna. La compagnia intende infinerivedere la propria posizione sulle rotte transatlantiche allo scopo diaumentare le frequenze dei collegamenti esistenti e aggiungerenuove destinazioni nelle Americhe.

Sviluppo nuove iniziative commercialiNegli ultimi due anni, Alitalia ha investito 200 milioni di euro innuove tecnologie, cruciali per incrementare l’efficienza e laproduttività e generare ulteriori opportunità di ricavi. “I clientiche gestiscono i loro viaggi attraverso i device (tablet o smartphone)crescono sempre di più e il nostro obiettivo è rendere ancora piùsemplice l’interazione con i sistemi Alitalia”, spiega Ball. “Circa il20% dei nostri clienti prenota oggi il volo online; vogliamoraggiungere e superare la soglia del 50%”, aggiunge.

Prosegue polemica sui voli da e per Reggio Calabria. Intanto prosegue la polemica sulla decisione della compagnia diinterrompere dal 27 marzo i voli da e per Reggio Calabria, conun botta e risposta tra Alitalia e la Regione. Per difendere ladecisione dell’aviolinea, l’ad Ball ha scritto una lettera al presidentedella regione Marco Oliverio, in cui puntualizza che nonostante inquesti 15 mesi ci siano stati ripetuti incontri, “purtroppo non si èregistrato alcun sostanziale progresso”. Ball, ricordando chel’aviolinea vanta nei confronti della Regione crediti per 1,8milioni ancora non pagati, ribadisce comunque la disponibilità a“valutare eventuali nuovi scenari, misure e forme di incentivazionedi immediata attuazione” per ripristinare “in maniera sostenibile” ivoli con Reggio Calabria. Un’apertura accolta con favore da Oliverio,che – in una lettera di risposta – si augura che la disponibilità “siareale e possa condurre ad un rapido ripensamento di Alitalia“.Il Governatore, tuttavia, aggiunge una frecciatina polemica,accusando Ball di “un’azione di sistematica disinformazione al finedi giustificare scelte che non possono essere attribuite aresponsabilità della Regione Calabria”.